Queste sono le frasi che ho cominciato a leggere o ascoltare intorno a me dal primo giorno di quarantena. La raccolta è in continuo aggiornamento perciò se tornate qui tra qualche ora potreste trovare il componimento cambiato. In molti casi ho modificato dei dettagli per ragioni di privacy.
Avevo appena deciso di contattare una agenzia immobiliare e il giorno dopo mi sarei messa in macchina per tornare a Roma e salutare il mio ex suocero in ospedale: stava camminando lungo un marciapiede quando si era immobilizzato.
Pensa invece che mio figlio si stava preparando per un dottorato e non sapeva se fosse meglio rimanere a Parigi o prendere un treno notturno.
Da giorni cercavo di convincerle a rimanere a casa, e invece le mie amiche erano partite ugualmente per Amsterdam.
Stavo aspettando che la neve si sciogliesse. Ironia della sorte, avevo appena concluso un accordo per fare il telelavoro ed ero contenta di lavorare da casa.
Dovevamo debuttare proprio sabato con la nuova commedia dialettale.
Mi aveva appena inviato un messaggio dopo mesi: “Ti vorrei parlare”. Le avevo risposto che ero pronta, ma aveva smesso di scrivermi – impaurita. Non sapevo ancora dove vivesse e come stesse passando il suo tempo.
Stava migliorando il suo inglese grazie a te.
Un pomeriggio mi aveva chiamato un vecchio amico che mi profetizzava l’Italia in recessione e per questo si stava trasferendo a Barcellona per evitare la catastrofe sanitaria.
Mi aveva chiamato per raccontarmi che stava frequentando un uomo separato con tre bambini e che le pareva finalmente una relazione felice: l’ultima volta avevamo cenato insieme in un ristorante di Monti.
Ci stavamo scrivendo centinaia di messaggi felici per organizzare quella serata fantastica con la scrittrice: c’era chi componeva, chi filmava, chi proponeva, chi voleva soltanto prendere uno spritz rilassata al sole in una piazza di Padova.
Mi colava il naso, avevo la tosse: una paura infinita.
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Ecco a cosa somiglia: a quelle lunghe estati di quando ero piccola e gli amici erano sempre lontani.
Hai più sentito Andrea? Adesso che l’inferno non sono più gli altri, come va? E quell’azzurro purgatorio di piazza San Pietro, avevi mai visto il colore dello spirito? Continuo a pensare che sia l’unico leader rimasto sul pianeta: claudicante, stanco, non s’è nemmeno inginocchiato; non eravate atei?
E’ come una guerra, anzi, non è una guerra perché non c’è la fame- e come ci divertiamo a vedere i neoliberisti trasformarsi in nazionalizzatori di fabbriche.
Prima ho inviato “Bella ciao” eseguita dai musicisti serbi al mio ex suocero: dice che alla clinica lo trattano bene anche se è difficile fare amicizia, tutti indossano le mascherine.
Dài, scarica HouseParty e facciamo una videochiamata questa sera con tutti quanti – Ti sembrerò schizzinoso ma preferisco sentire gli amici singolarmente: tutti insieme non si capisce niente.
Però il tuo amico che si sentiva tanto furbo a scappare in Spagna ora potresti chiamarlo per fargli una pernacchia – Cosa vuoi che gli dica, potrei semplicemente inviargli un messaggio citando Francesco: pensavamo di rimanere sempre sani in un mondo malato. Non sai quante persone mi fanno pena, ora. Sono quelli che si stanno schiantando.
Mia cognata è uscita dalla terapia intensiva, mia suocera ancora aspetta il tampone: ti pare possibile che la Asl non le abbia ancora chiamate? Che ridere mi fa il tuo amico quando dice che si può ammalare adesso che sono arrivati i medici cubani.
Se continuo a mangiare così, quando sarà tutto finito non mi riconoscerete più. Metti sul Tg1, c’è una nuova conferenza stampa a quest’ora di notte: spero che chiuderanno tutto.Tutti cantano e solo questo condominio sembra un mortorio: meglio così, cantare per cosa poi.
Una cosa vorrei dire alle maestre: date meno compiti ai nostri bambini perché noi genitori due mani abbiamo, o impastiamo o aiutiamo i figli a studiare. L’altro giorno ho preso 9 al compito di inglese online di Stefano.
Siccome non possiamo organizzare un incontro, chattiamo di nascosto usando un telefono di cui pochi conoscono l’esistenza. Mi manda cuori e faccine che si scompisciano dalle risate. A lei non lo posso dire e so che non è elegante, ma sapere che quell’altro lì sta passando la quarantena murato vivo dentro quella casa mangiando scatolette di tonno mi mette il buonumore.
Così adesso sto vivendo con lui e con i tre figli suoi: non avremmo mai fatto così in fretta.
Leggo notizie terribili dall’Italia, spero tu stia bene: sai che mi è nata una bambina?Ma pure a voi ve stanno chiamando tutti l’ex, che c’hanno? Stanno a morì e devono salutà tutti?
Mio fratello è morto per un altro motivo e non siamo riusciti a fargli il funerale.
Rimaniamo a Milano, anche se l’unico rumore è quello delle ambulanze.
Se ci pensi in ospedale non è ricoverato nessun extracomunitario. Invece di Luigi dicono che sia andato al pronto soccorso da solo e l’hanno intubato subito. Nella camera accanto c’era quel tuo amico che invece si è risvegliato e il rianimatore gli ha prestato il telefono per chiamare la moglie.
Questo ti volevo dire/ci dovevamo fermare: pensavamo di rimanere sempre sani in un mondo malato.
Non riesco a tenerla ferma: piange e vuole uscire. Adesso provo con il canale di yoga per bambini
Non senti il ticchettìo dell’intelligenza del mondo al lavoro per risolvere tutto questo?
Ci ha chiesto di mettere la foto di una candela nel profilo Whatsapp e non ho saputo dirle di no. A proposito, hai sentito che è morto il principe Filippo?
Non riesco a concentrarmi, non leggo niente: dicono che sia colpa dellla mutazione dell’ambiente psichico, un miliardo di esseri umani concentrati sullo stesso problema non era mai accaduto, ci mancava il terremoto a Zagabria.
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A mio nipote ho detto la stessa cosa che dico a te: risparmia anche sul cibo perché saremo più poveri. Compera le saponette. Lascia stare le merendine.
Quest’estate spero proprio che ci vedremo alla baita come sempre: sento già il sapore della panna madre in bocca.
Non vedo l’ora di fare l’esame per la patente e comunque il 3 aprile esco e vado a trovare la mia fidanzata.
Ho letto che i cinesi di Wuhan per prima cosa sono andati al ristorante e una percentuale consistente s’è comperata un gioiello.
Ti sistemo qualche vestito perché non è detto che riuscirai a comprarteli.
Mi inginocchio tutti i giorni per chiedere che finisca, però la gente si chieda come mai tutto il bello deve sempre succedere fuori casa.
“Andrà tutto bene” lo dice chi se lo può permettere, non chi perderà il lavoro.
Guarderemo Black Mirror con la stessa tenerezza con cui guardavamo Star Trek.
C’è gente che sta decidendo di divorziare o di fare un figlio: niente sarà come prima.
Sto preparando la mia casa di Zagarolo per una festa.
Se gli organizzatori hanno cancellato il concerto di Nick Mason in programma a giugno significa che sarà lunghissima.
Chissà se potrò prendermi quella gonna a righe bianca e rossa.
Sarà peggio di una guerra.
Ecco una foto della torta alla ricotta che ti cucinerò, ma senza pancetta.
La Cina si prenderà l’Europa, vedrai.
La mia generazione è spezzata: prima la crisi del 2008 e adesso questo.
Spero avremo una settimana di disintossicazione dal telefono e dal web.
Capiremo che non siamo i protagonisti del pianeta: già i cigni affollano i canali di Venezia.
La prima cosa sarà venirti a trovare, ti porto i regali che conservo dentro l’armadio: ma soltanto se lo vorrai.
*ispirata a Necropolis di Luc Sante
NOTE: Grazie a Eleonora Gaudiosi che mi concede di utilizzare la sua magnifica “e ora che l’inferno non sono più gli altri, come va?”. Grazie anche a Ciro Saittello per l’ispirazione.